Il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano

Nei giorni scorsi, mia moglie ed io abbiamo accompagnato mio cognato ed i suoi figli a Milano per la mostra di Harry Potter e per una visita al Museo della Scienza e della Tecnica “Leonardo da Vinci”. Per quello che riguarda la mostra di Harry Potter vi rimando ad un articolo molto chiaro ed illuminante che è già apparso sul Web nei mesi scorsi:

https://www.italiaconibimbi.it/harry-potter-the-exhibition-milano/

Non c’è molto altro da dire riguardo a questa mostra, anche perché chiude il 9 Settembre 2018, cioè tra meno di un mese.

I talismani in cui Voldemort ha “salvato” i frammenti della sua anima per diventare immortale, esposti alla mostra di Harry Potter a Milano (Estate 2018).

Per quello che riguarda il “Leonardo da Vinci”, qui di seguito trovate qualche informazione utile e qualche riflessione personale.

Il Museo

Il Museo si trova qui:

Vedi anche questa URL:

https://goo.gl/maps/7VTZ5q99ZZB2

Visitate la URL di Google Maps e speditevi le coordinate sul telefono usando la voce “Spedisci al tuo telefono” (“Send to Your Phone”) o la voce  “Condividi” (“Share”). Usando Google Maps dallo smartphone non riuscirete a perdervi in nessun modo.

Comunque,. il museo è a 50 metri (cinquanta) dalla stazione “Sant Ambrogio” della Linea 2 della Metropolitana (M2). In altri termini, si trova a meno di 100 metri dal carcere di San Vittore (ovvero la Casa circondariale ‘Francesco Di Cataldo’, piazza Filangieri 2). È facilissimo e comodissimo da raggiungere in metropolitana da qualunque punto di Milano e quindi anche dalla Stazione Centrale FS.

Biglietti

Mia moglie ed io abbiamo comprato i biglietti online, sul sito web del museo. Trovate tutte le informazioni del caso a questa URL:

https://museoscienza.bestunion.com/

Si possono comprare anche all’ingresso. Di solito non c’è fila e non c’è carenza di posti (purtroppo…).

C’è solo una cosa da dire in proposito: le visite al sommergibile “Enrico Toti” prevedono un massimo di 7 (sette) visitatori alla volta. Come se questo non bastasse, durante il periodo estivo le visite si possono effettuare solo alla mattina (per via delle elevatissime temperature che raggiunge il Toti sotto il sole estivo). Di conseguenza, i posti per la visita al sommergibile vanno esauriti in un attimo. Prenotate per tempo e prenotate per la mattina presto (aprono alle 10:00) o morirete di caldo.

Le informazioni sul Toti sono disponibili a questa URL:

http://www.museoscienza.org/toti/

Servizi

È bene che sappiate che all’interno del Museo non è presente un bar od un ristorante. Ci sono solo delle macchinette distributrici (abbastanza ben fornite) ed una sala a disposizione di chi volesse mangiare il cibo che ha portato da casa. Non si può uscire per mangiare e rientrare. Quindi: portatevi il cibo al sacco e portatevi una bottiglietta d’acqua (soprattutto se avete bambini al seguito).

Il museo è climatizzato, per cui non morirete di caldo durante l’estate e non morirete di freddo durante l’inverno. Gli spazi sono sufficienti per i carrozzini dei bimbi e credo che ci si possa muovere senza grossi problemi anche con una sedia a rotelle. Per sicurezza, informatevi prima se avete esigenze particolari. La pagina “contatti” del museo è qui:

http://www.museoscienza.org/museo/contatti.asp

Sappiate anche che il Museo non dispone più dell’applicazione Android ed iPhone che era stata resa disponbile nel 2015. Questa “app” non è più disponibile sul Play Store. Vi dovrete arrangiare con le guide cartacee e con Wikipedia. Vedi:

https://it.wikipedia.org/wiki/Museo_nazionale_della_scienza_e_della_tecnologia_Leonardo_da_Vinci

Sappiate anche che le toilette sono in fondo alla sala snack al primo piano dell’edificio principale (M0). Sono abbastanza pulite e quindi anche le Signore non avranno problemi ad utilizzarle.

Cose da vedere

All’ingresso vi verrà fornita una piccola guida dal titolo “20 cose da vedere in 2 ore”. Seguite i consigli della guida e non vi pentirete.

Leonardo da Vinci Parade

In questo periodo (19 Luglio 2018 – 13 Ottobre 2019) la principale attrazione avrebbe dovuto essere la “Leonardo da Vinci Parade”, cioè la collezione delle riproduzioni in scala delle macchine di Leonardo, ospitata al padiglione M2 (edificio principale) ma… quando siamo andati al museo questa sala era chiusa per interventi tecnici e non abbiamo potuto visitarla… Nessuno ci ha avvisato di questo problema prima che acquistassimo il biglietto ed il sito web del museo non ne ha fatto parola. Vabbè…

Il Sottomarino Enrico Toti

Il sottomarino Toti durante il trasferimento al Museo Leonardo da Vinci di Milano nel 2005.
L’utente che ha caricato in origine il file è stato DracoRoboter di Wikipedia in italiano – Trasferito da it.wikipedia su Commons da TFCforever.

La visita al Toti è decisamente un’esperienza, sia per i più piccoli che per gli adulti. Se potete farlo, visitate questo sottomarino. Per ragioni di sicurezza, sarete accompagnati da una guida che vi spiegherà tutto quello che c’è da sapere per cui mi astengo dal raccontare qui le stesse cose. Tenete solo presente due cose: gli spazi sono angusti e fa molto caldo. Prima di entrare vi faranno indossare un leggero elmetto di plastica per evitare che vi facciate male. Anche con l’elmetto, le “testate” sono un fenomeno abbastanza comune e quindi è meglio che facciate attenzione. Vestitevi di leggero e portatevi da bere. Sappiate comunque che la visita dura abbastanza poco (30 – 45 minuti) e quindi non avrete problemi a resistere.

Il padiglione navale

Quasi certamente farete prima la visita al Toti e poi al museo. Se è questo il vostro piano, infilatevi subito nel padiglione aeronavale, in fondo al piazzale. Qui ci sono almeno tre cose che dovete assolutamente vedere:

Luna Rossa

Il Catamarano Luna Rossa che ha partecipato alla America’s Cup 2013, esposto al Museo della scienza e della Tecnica di Milano (foto dell’autore)

Al centro del padiglione è letteralmente “appesa” al soffitto l’imbarcazione di Prada “Luna Rossa” che ha partecipato alla America’s cup nel 2013. La trovate descritta qui:

http://www.museoscienza.org/luna-rossa/

Poco importa se siete o meno degli appassionati di vela. Questa imbarcazione è un concentrato di tecnologia e di inventiva per cui ne rimarrete sicuramente affascinati.

Aermacchi MC 205 Veltro

Al “Leonardo da Vinci” è esposto uno dei rari esemplari sopravvissuti di questo aereo da caccia italiano dell’ultima guerra mondiale. È un bell’esempio di ciò che sapeva fare l’industria aeronautica italiana già negli anni ’40. Comunque, non fatevi prendere dalla nostalgia: adesso la nostra industria aerospaziale partecipa alla costruzione di meraviglie tecnologiche come la ISS, gli AirBus ed i caccia a reazione F22. Non c’è niente da rimpiangere di quei tempi andati. C’è molto di cui essere orgogliosi dei tempi correnti.

Simulatore di Elicottero

Simulatore di elicottero. Come si può vedere, i comando sono stati “codificati” con tre diversi colori. Quando vengono azionati, è possibile vedere come si muovono gli organi di controllo del velivolo. (Per i curiosi: i ragazzini sono i miei nipoti ed il cerottone alla gamba del maschietto NON è dovuto ad una disavventura all’interno del sommergibile Toti.)

Sempre nel salone aeronavale, c’è anche un elicottero attrezzato in modo tale da mostrare agli interessati come si controlla un elicottero in volo. Non è un “simulatore di volo” e non ha un display che mostri in tempo reale il terreno su cui si vola. È un “simulatore di meccanica” e mostra come i comandi agiscono sul rotore e sui controlli. Capito questo, è un oggetto molto, molto interessante.

Nello stesso padiglione sono esposti un’intero veliero a due alberi (la “Nave Scuola Ebe”) ed una sezione di transatlantico (il “Biancamano”) con il suo ponte di comando e la sala da ballo. Non vi mancheranno certo le occasioni per fare qualche bella fotografia.

CONSIGLIO: sovraesponete le foto di un diaframma. Quasi tutte le “scene” sono in controluce e non si vede niente nelle ombre…

Il padiglione principale (M1)

Finita la vista al Toti e quella al padiglione aeronavale, vi consiglio di fare sosta nell’area snack, al piano terra del padiglione principale e mangiare qualcosa. Ne avrete bisogno.

Nel padiglione principale ci sono due cose da non  perdere:

L’area Spazio ed Astronomia

Telescopio di Schiaparelli. Con questo telescopio, Giovanni Schiaparelli osservò per la prima volta la superficie di Marte. Dalle sue annotazioni, che parlavano di “canali”, alcuni lettori del tempo hanno voluto dedurre che Marte fosse abitato da una specie abbastanza evoluta da poter costruire opere idrauliche di grandi dimensioni. Potete leggere tutta la storia su Wikipedia: https://www.wikiwand.com/it/Giovanni_Schiaparelli .

In quest’area sono esposti diversi strumenti astronomici di un certo interesse, tra cui il gigantesco telescopio rifrattivo (” a lenti”) Merz-Repsold con cui Giovanni Schiaparelli osservò e descrisse la superficie di Marte (contribuendo involontariamente a creare il mito dei marziani). C’è anche un frammento di Luna donato all’Italia dall’amministrazione amricana dopo la conclusione delle missioni Apollo. Vi consiglio di dare un’occhiata anche ai video illustrativi, alcuni dei quali sono molto interessanti.

L’area dedicata allo LHC

Al “Leonardo da Vinci” c’è una vasta area dedicata allo LHC ed al CERN. Sono esposti alcuni vecchi rilevatori di particelle ed alcuni altri strumenti. C’è anche una sezione dell’anello superconduttivo principale. La parte più interessante, però, sono i video ed i video interattivi (“videogame”) perché permettono di capire molto bene come funziona l’LHC e come lavorano i fisici al CERN. I nostri nipoti sono rimasti ipnotizzati da alcune di queste installazioni interattive.

Il museo è molto più ampio ma… sarebbe inutile tentare di raccontarlo qui. Andatelo a visitare. Non resterete delusi.

La visita di tutte le esposizioni, compreso il Toti, richiede fra le tre  le quattro ore. Vi consiglio di entrare appena apre, alle 10, visitare il Toti finchè è fresco, e poi proseguire. Se mangiate qualcosa al sacco od alle macchinette, uscirete dal museo verso le 14 o le 15. Intorno al museo ci sono diversi snack bar e quindi non avrete problemi a rifocillarvi prima di andare altrove.

Alessandro Bottoni

 

 

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